“In tanti anni e nonostante le varie carenze di mezzi o operatori mai si era arrivato ad un tale scempio per Ares 118. La volontà di Ares di mandare infermieri pubblici su mezzi delle croci private è lo specchio di una dirigenza incompetente e senza capacità di programmazione. Una dirigenza che continua a nascondersi dietro i ritardi della consegna dei nuovi mezzi… ma saranno stati ordinati per tempo? Secondo noi è tempo di uscire allo scoperto con un semplice atto: dimettendosi.
Contro la gravissima situazione in atto, USB Sanità ha scritto alla Regione Lazio e alla Procura di Roma per denunciare quanto sta accadendo.
La notizia dell’ultimora è che la Regione Lazio stia chiedendo il supporto dell’Esercito, decisamente più ragionevole che usare infermieri, responsabili tra l’altro del mezzo cui sono assegnati e quindi impossibilitati ad “abbandonare” il mezzo bloccato al Pronto Soccorso, come pedine da collocare dove capita”.
Così in una nota USB Sanità Lazio.