“Cartelle notificate fino al 31 marzo 2022: si paga in 180 giorni”. Così titola stamattina in prima pagina Il Sole 24 Ore.

A pagina 8: “Cartelle da pagare in 180 giorni per atti notificati al 31 marzo”. Fisco e contabilità. L’emendamento dei relatori in arrivo in Commissione al Senato salvo cambi di rotta. Rinvio ammortamenti per il bilancio relativo al 2021 per imprese che ne avevano usufruito già nel 2020.

Dopo un lungo confronto tra le tante richieste dei partiti e il governo per una nuova sospensione della riscossione coattiva e, ancora di più, per una nuova rottamazione quater, il punto di caduta tradotto in un emendamento al Ddl di bilancio all’esame del Senato prevede la possibilità di pagare in 180 giorni gli atti notificati dal 1° gennaio 2022 – si legge sul quotidiano economico -. Ma non per tutte le cartelle recapitate a cittadini e imprese. Il maggior tempo per pagare riguarderà soltanto le cartelle notificate fino al 31 marzo del prossimo. Si tratta, dunque, di un’estensione di tre mesi, rispetto alla norma uscita dalla conversione del decreto fisco lavoro che consente il differimento a 180 giorni per gli atti notificati dal 1° settembre al 31 dicembre 2021.