«Mio Italia ha ricevuto un accorato appello-denuncia firmato da tre celebri Dj: Gino Woody Bianchi, Nino Scarico e Massimiliano Troiani. La loro categoria di artisti, fondamentale per tenere accesa la luce della filiera dell’intrattenimento notturno, è stata completamente ignorata dalle istituzioni, come fosse una attività culturale di serie B. Nessuna soluzione economica ha accompagnato lo stop imposto alle loro professioni».
Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
«In Germania, dove l’intrattenimento è riconosciuto come forma d’arte, i Dj sono sostenuti economicamente, alla stregua dei musicisti. “In Italia, invece, siamo stati dimenticati”, lamentano Gino Woody Bianchi, Nino Scarico e Massimiliano Troiani», ha proseguito Paolo Bianchini.
«Nell’appello viene evidenziato come tutto il mondo dei club, “dove la musica è arte”, è stato trascurato. E rimane difficile immaginare come possa ripartire nel post pandemia, considerando che molte attività devono sostenere affitti e costi di manutenzione molto alti», ha aggiunto Paolo Bianchini.
«Mio Italia, che ha una sezione per la tutela dello spettacolo e dei lavoratori del settore, guidata da Riccardo Piermattei, Dj e Producer, fa suo questo appello-denuncia, auspicando che il Governo, attraverso nuovi provvedimenti, colmi questa ennesima lacuna, restituendo legittimità, dignità e merito agli “artisti della musica” del nostro Paese», ha concluso Paolo Bianchini.