“Con il DPCM del 4/3/2020 il governo sospende le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia fino al 15 marzo. Sospensione, non chiusura. Una distinzione fondamentale per chi lavora nella scuola.
La sospensione delle attività didattiche comporta, infatti, che il personale ATA (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e assistenti tecnici) debba prestare regolarmente servizio”. Così in una nota l’USB P.I. Scuola
“Personale ATA che, tra l’altro – spiega il sindacato -, non può essere adibito a lavori di “sanificazione” che comportano l’utilizzo di materiali estremamente invasivi e non possono certo essere affidati al personale ATA, non equipaggiato con i necessari Dispositivi di Protezione Individuale e non autorizzato ad utilizzare determinate sostanze pericolose.
USB Scuola denuncia con forza quest’ennesima discriminazione (avviene infatti lo stesso in caso di chiusura per eventi naturali) nei confronti del personale ATA e chiede al Consiglio dei Ministri, ed in particolare alla ministra Azzolina, di decretare la chiusura delle scuole, salvaguardando in questo modo la salute di ogni singolo lavoratore della scuola.
A tutto ciò si aggiunge che secondo le normali disposizioni, in caso di sospensione dell’attività didattica, i docenti dovrebbero rispettare le eventuali riunioni calendarizzate ad inizio anno, anche se l’art. 1 comma b del decreto afferma:
- b) sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);
che materialmente impedisce riunioni dei collegi, considerando il rapporto medio tra le aule dove si svolgono le riunioni e il numero di insegnanti all’interno di ciascuna scuola, e alle quali i docenti possono rifiutarsi di partecipare, in queste circostanze, in quanto violerebbero le indicazioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Ci preme ricordare, infine, che ogni convocazione di riunione di organo collegiale deve essere effettuata attraverso la formale circolare, da pubblicare con almeno 48 ore di preavviso, e mai tramite informali messaggi whatsapp, sms ecc., e che il contratto del personale docente non prevede forme di telelavoro.
La comunità educante è fatta da docenti e personale ATA e il diritto alla salute deve essere garantito per tutti!”.