Al via la fase operativa della grande operazione di valorizzazione, conservazione, recupero, fruizione e sostenibilità del patrimonio culturale lanciata dalla Regione Lazio nel quadro del Dtc, il Distretto Tecnologico dei Beni e delle Attività Culturali. È stato infatti pubblicato oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio un bando da 23,85 milioni di euro per il finanziamento della realizzazione di progetti di innovazione tecnologica in decine di siti storici, archeologici, artistici e culturali di tutto il territorio regionale.

Il bando costituisce la seconda fase di un avviso che ha già visto una prima call da 3,2 milioni di euro con la quale sono stati selezionati 50 progetti esecutivi (diventati poi 49, uno non è stato completato), presentati da titolari degli istituti e dei luoghi della cultura di tutto il Lazio – enti locali, altre istituzioni, enti ecclesiastici, fondazioni, associazioni, cooperative e società private – relativi all’utilizzo di tecnologie innovative per valorizzare il Patrimonio CulturaleLe proposte di interventi selezionate coinvolgono 248 luoghi della cultura del territorio regionale, tra musei, complessi monumentali, aree e parchi archeologici, archivi e biblioteche, sparsi in 95 Comuni di tutti i territori del Lazio.

Le proposte progettuali riguardano anzitutto la possibilità di utilizzare tecnologie on site in grado di migliorare l’esperienza del turista, come virtual reality, proiezioni olografiche tridimensionali, ambienti multi screen e multisensoriali, videogaming, storytelling, visual mapping 3D e maxischermi videowall. Ci sono poi progetti di utilizzo di tecnologie avanzate per la tutela preventiva e il monitoraggio dei beni culturali e proposte di soluzioni tecnologiche per innovare e facilitare il marketing culturale (siti web e piattaforme destinati a offrire servizi di ticketing, prenotazioni e informazioni di contesto per il visitatore). Infine sono previste anche nuove soluzioni che agevolino l’accessibilità al patrimonio culturale, intesa come miglioramento delle condizioni proposte ai visitatori con disabilità, ma anche come ampliamento della tipologia di pubblico.

Scommettere sulle tecnologie applicate ai beni culturali è una delle azioni più innovative e importanti che stiamo portando avanti – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Il connubio tra cultura e innovazione è la chiave di volta per costruire il Lazio del futuro, scommettendo sul suo più grande asset, una ‘grande bellezza’ unica al mondo, per generare crescita, economica, sviluppo sostenibile e lavoro di qualità.”

Con il bando pubblicato oggi – e che aprirà alle 12:00 del prossimo lunedì 15 novembre – i proponenti dei 49 progetti possono fare domanda per vedere finanziata (a seconda dei casi per l’80% o il 100% delle spese ammissibili) la loro realizzazione concreta.

Crediamo moltissimo in questa azione che vuole valorizzare al massimo il nostro patrimonio culturale, facendolo conoscere e nel contempo promuovendone l’integrazione con le tecnologie più avanzate del terzo millennio”, a dirlo l’assessore regionale dell’assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli. “Ci crediamo talmente tanto – ha aggiunto – che siamo pronti a finanziare la realizzazione effettiva di tutti i progetti che risulteranno idonei, mettendo a disposizione risorse aggiuntive della nuova programmazione Por- Fesr 2021-2027, fino a ulteriori 25 milioni di euro.”

Tra i progetti presentati ce ne sono che prevedono di utilizzare tecnologie innovative per migliorare la fruibilità e l’esperienza del visitatore in siti come il parco archeologico del Colosseo, i Mercati di Traiano e il Museo dei Fori Imperiali, il parco archeologico di Ostia, le terme di Caracalla, le mura Aureliane o il museo storico della fisica “Fermi” a via Panisperna, solo per restare a Roma. Ma non solo, ci sono progetti che interessano siti di tutto il territorio regionale come, per esempio, la Riviera di Ulisse e i siti archeologici litoranei e subacquei nel Sud Pontino, il Castello di Santa Severa e l’area archeologica di Pyrgi, Villa Mondragone a Monte Porzio Catone, i musei e gli itinerari archeologici della Provincia di Frosinone, le aree archeologiche della Teverina, i luoghi francescani della Valle Santa reatina o l’area di Amatrice e Accumoli.