Gli architetti, in particolare, valutano di notevole importanza l’utilizzo del concorso per progettare gli spazi dedicati all’apprendimento e alla socializzazione dei bambini, ma evidenziano: “alcune criticità che confliggono con lo spirito stesso del concorso volto all’individuazione della migliore proposta progettuale e alla massima e più ampia partecipazione”.
Il primo punto di disaccordo è che il bando di concorso, reso pubblico il 1° luglio 2022, prevedeva la scadenza del Primo Grado, con conseguente invio degli elaborati richiesti, per i giorni 3, 4 e 5 agosto, lasciando quindi solo poco più di 30 giorni per poter analizzare i bandi, scegliere il sito ed elaborare la proposta progettuale. Anche se la successiva proroga al 23, 24, 25 agosto è “un segnale certamente apprezzabile, risulta purtroppo non risolutivo della criticità espressa, trattandosi di un periodo estremamente a ridosso delle festività estive” – continua la missiva.
Non sufficienti neanche i giorni previsti per la selezione dell’area (o delle aree) su cui intervenire tra i 212 siti oggetto di concorso. “Con tali caratteristiche il concorso e il tempo previsto per l’elaborazione progettuale, nel pieno, peraltro, del periodo estivo, risulta estremamente limitante soprattutto in funzione della qualità stessa delle proposte progettuali” – sottolinea l’OAR.
Altra questione riguarda l’avvalimento, che nel bando è richiesto al professionista (per prendere parte ad un futuro raggruppamento) già tra la documentazione per il Primo Grado. “In considerazione dei tempi ristretti concessi per la definizione di tale documentazione – continua la nota – e valutato che tale adempimento può essere eventualmente richiesto solo ai professionisti che passeranno alla fase successiva (Secondo Grado), si ritiene inappropriata tale richiesta già in sede di Primo Grado”.
“Allo stato attuale – conclude la missiva – l’Ordine ha considerato di non trasmettere la terna dei nominativi per la composizione della commissione giudicatrice come richiesto dal Consiglio Nazionale.”