Giustizia in primo piano sull’edizione odierna del Corriere di Roma: “Furti e risse, tutti i processi fermi”. Circolare ai pm: i fascicoli perle citazioni dirette a giudizio non devono essere scansionati. Il Tribunale riapre domani. La procura chiede di fissare udienze fino a dicembre 2021. Enorme la mole di arretrati.

A pagina 2: “Dal furto alla ricettazione, dalla resistenza alla rissa: processi fermi per Covid”.

“(…) I pm – in seguito a una circolare datata 3 luglio del procuratore Michele Prestipino che aggiorna procedure già in vigore da marzo – non devono, infatti, inoltrare all’ufficio scansione questo tipo di fascicoli poiché riguardano procedimenti che prevedono la citazione diretta a giudizio – si legge sul quotidiano -. Tradotto: migliaia d’inchieste si trovano in un limbo poiché gli atti non vengono scansionati. Il blocco è causato dall’emergenza Covid, dalla quale nasce la decisione del presidente del Tribunale di congelare la fissazione delle udienze monocratiche per il 2020. Il Tribunale domani riaprirà dopo la chiusura estiva e l’unica certezza è che per recuperare il tempo perduto per l’emergenza Covid, la procura ha chiesto di fissare le udienze, proprio per le inchieste rimaste ferme negli ultimi mesi, da gennaio a dicembre 2021, in modo da «razionalizzare le scarse risorse disponibili (…)”.