Nella Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro si alza forte la voce della Ugl Salute. “Da anni – dice il Segretario Nazionale Gianluca Giuliano – la sicurezza degli operatori sanitari occupa un posto privilegiato nell’agenda dei nostri impegni sindacali. I dati, dall’inizio della pandemia ad oggi, dimostrano drammaticamente come i lavoratori della sanità, combattendo con coraggio e senza sosta in prima linea, abbiano pagato un prezzo altissimo in termini di deceduti e contagiati. Ricordiamo con rabbia le nostre denunce per le difficoltà nel dotare i professionisti degli adeguati DPI durante i giorni della prima ondata e gli enormi problemi che hanno dovuto affrontare, e purtroppo ancora affrontano, per assolvere i propri compiti in un settore fondamentale come quello della salute”.
“Non bastassero i rischi legati al contagio – prosegue il sindacalista – ci sono anche quelli che mettono a repentaglio la loro incolumità. Aumentano le aggressioni fisiche e verbali cui i professionisti sono sottoposti. Le cronache troppe volte riportano situazioni ben oltre il limite del tollerabile con i Pronto Soccorso ridotti, in alcuni casi, ad autentici gironi danteschi. Non c’è quindi da sorprendersi che siano sempre di più i casi di burn out originati dall’enorme stress psico fisico che viene vissuto sul luogo di lavoro. Chiediamo allora, in una giornata così importante, che la sicurezza e la salute dei professionisti siano concretamente un impegno primario in un più ampio progetto di rifondazione del SSN dove, necessariamente, gli operatori sanitari dovranno avere un ruolo centrale e strategico” conclude Giuliano.