“Se non si cambia strategia e non si attiva subito piano di partenariato pubblico privato perderemo buona parte dei 19 miliardi stanziati per realizzare interventi nella nostra città”.

Così oggi Dario Nanni  consigliere comunale della Lista Civica Calenda e presidente della commissione Giubileo,oggi durante la seduta di commissione LL.PP..

“E’ chiaro che gestire procedure di centinaia di progetti e appalti per 19 miliardi  è impresa ardua, ma Roma non si può permettere di perdere risorse che servirebbero ad ammodernare servizi e infrastrutture e per riqualificare intere aree della città. Sulla base del tracciamento delle opere previsto dal Codice Unico di Progettazione, ad  oggi solo il 10% delle opere è progettata e solo il 3% di queste è a gara. Non si può continuare con procedure di progettazione e di affidamento degli appalti inconciliabili con le scadenze imposte e che quindi precludono l’utilizzo dei finanziamenti. Rispetto al Giubileo del 2000, quando i finanziamenti erano ordinari, tra l’altro un decimo degli attuali, e non avevano scadenze vincolanti, le attuali risorse essendo straordinarie, è previsto che gli interventi vengano realizzati entro e non oltre il 2026. Di fronte alla possibilità che oltre tre quarti dei fondi non vengano utilizzati,  si cambi strategia, prendendo in considerazione proposte fatte dai privati, che si facciano carico delle progettazioni, sulla base del rispetto delle indicazioni dell’amministrazione e dell’interesse pubblico.  Questo alleggerirebbe la pubblica amministrazione da incombenze insostenibili e le consentirebbe di svolgere il ruolo di controllore del rispetto delle procedure e dell’interesse pubblico.  Mi auguro – conclude il consigliere di Azione – che già a settembre si lavori concretamente in questa direzione perché Roma non può perdere questa straordinaria opportunità, non solo per realizzare servizi e infrastrutture e riqualificare interi quadranti, ma anche per poter rilanciare l’economia della città e per cambiare l’immagine di una città ostaggio di tempi e procedure burocratiche”.