“Il Mise sblocca 750 milioni di incentivi alle imprese per il Green new deal”, titola stamattina Il Sole 24 Ore. Finanziamenti agevolati e fondo perduto in sei ambiti della transizione ecologica.
Il fondo italiano per la ricerca e innovazione nei settori della transizione ecologica, il cosiddetto “Green new deal”, ha ora le sue regole – si legge nel pezzo di Carmine Fotina -. Il decreto del ministero dello Sviluppo economico (Mise), firmato da Giancarlo Giorgetti, e co-firmato per il concerto da Daniele Franco, ministro dell’Economia, è stato registrato dalla Corte dei conti ed è in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. (…) Il decreto attuativo fissa una dote di 750 milioni: 600 per la concessione delle agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese della Cassa depositi e prestiti e 150 per contributi a fondo perduto, a valere sul Fondo crescita sostenibile. Possono richiedere l’incentivo le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, e che presentano progetti – anche in forma congiunta tra loro – di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale e/o, limitatamente alle Pmi, di industrializzazione dei risultati della R&S. Sei gli ambiti di intervento ammessi: decarbonizzazione dell’economia, economia circolare, riduzione dell’uso della plastica, rigenerazione urbana, turismo sostenibile, mitigazione dei rischi del cambiamento climatico. I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili tra 3 e 40 milioni, essere realizzati sul territorio nazionale, avere una durata compresa tra 12 e 36 mesi. (…).