“Un milione di posti, ma il 30% è vacante: manca il know how”. Così apre Il Sole 24 Ore. Lavoro, nel primo trimestre introvabili 355mila profili professionali. Selezioni difficili per data scientist, data analyst, ingegneri 4.0.

A pagina 6 l’approfondimento: “In arrivo 1 milione di assunzioni ma 350mila profili sono introvabili”. Secondo i dati Unioncamere selezioni difficili tra le nuove professioni per data scientist, data analyst, ingegneri 4.0. La mancata corrispondenza arriva al 65% tra i giovani per gli specialisti in scienze informatiche, fisica e chimica. Ogni anno in Italia si laurea in materie Stem l’1,4% dei ragazzi contro il 3,6% della Germania e il 3,8% del Regno Unito.

Nel primo trimestre 2020, da Milano a Palermo, le imprese offriranno oltre 1,1 milioni di opportunità lavorative – si legge nell’articolo a firma di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci -. Di queste, però, il 30,6% – circa 355mila posizioni – rischiano seriamente di rimanere “vuote” per mancanza di candidati. Tra i giovani il “mismatch” è ancora più alto e raggiunge picchi del 65% (specialisti in scienze informatiche, fisica e chimica) e sono praticamente “introvabili” tecnici, diplomati e Its; laureati nelle discipline «Stem». Tra le nuove professioni, legate soprattutto all’innovazione e al 4.0, sono richiestissimi (e difficili da reperire) data scientist e data analyst, ingegneri con preparazione digitale, operai specializzati, chimici, esperti in marketing, modellisti di capi di abbigliamento, addetti alle lavorazioni dei prodotti alimentari, solo per citarne alcuni. I numeri pubblicati qui accanto, anticipati da Unioncamere-Excelsior, fotografano molto da vicino l’allarme “mismatch” (…)

Tabella Il Sole 24 Ore – Fonte Unioncamere