“Prevediamo la pubblicazione di bandi per oltre 100 mila assunzioni da rendere effettive entro il 2022”. Lo annuncia in un’intervista a Il Messaggero il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.

“Negli ultimi dodici mesi la Pubblica amministrazione è cambiata? Profondamente – ha spiegato Brunetta -. Le linee programmatiche che avevo indicato a marzo dello scorso anno in Parlamento, sintetizzate nel nuovo alfabeto della Pubblica amministrazione, sono già state realizzate. Prendiamo la A di accesso. I concorsi pubblici? Sì, da maggio a dicembre abbiamo riavviato quelli che si erano bloccati durante la pandemia, abbiamo digitalizzato le prove (in presenza) e abbiamo sbloccato 45mila assunzioni per le quali si sono candidate più di un milione di persone. Per il 2022 prevediamo la pubblicazione di bandi per oltre 100 mila assunzioni da rendere tutte effettive entro l’anno, oltre alle decine di migliaia di nuovi ingressi legati ai progetti del Pnrr. Un vero cambio del sangue per la nostra Pa: tanti giovani, tanti laureati e tanti professionisti. Mai visto un così ampio investimento in capitale umano”.

Gli enti locali negli anni hanno perso capacità amministrativa. Da loro passa una fetta importante del Pnrr. “Se potranno assumere? Il pacchetto di interventi per gli enti locali, messo prontamente in campo dopo il grido di dolore dei sindaci all’assemblea Anci di Parma dello scorso novembre, permetterà alle amministrazioni territoriali di realizzare 15 mila assunzioni l’anno a tempo determinato e di recuperare in cinque anni i 70 mila posti persi nell’ultimo decennio. E l’assistenza tecnica e progettuale per il Pnrr è garantita da Cassa depositi e prestiti, Invitalia, Sogei e dal supporto di Medio Credito Centrale. Anche in questo caso un accompagnamento mai più visto dai tempi della Cassa per il Mezzogiorno”.