“In Italia non dovrebbero esserci minori senza identità, tuttavia se pensiamo agli arrivi di minori migranti non sempre ‘intercettati’ e, quindi, registrati, ci accorgiamo che questo dato non è reale. Inoltre si fa spesso confusione tra registrazione alla nascita e identità riconosciuta. In molti casi, di identità si comincia a parlare soltanto dopo il raggiungimento della maggiore età. Ma per gli adulti le stime della Banca Mondiale parlano di oltre tre milioni di persone senza identità che vivono in Italia. A questo fenomeno, legato al dossier dei minori stranieri non accompagnati, non è stata dedicata la dovuta attenzione nel corso degli anni. Nel 2015, i paesi che fanno parte delle Nazioni Unite hanno inserito negli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, la sotto-misura 16.9 che prevede, appunto, di fornire a tutti una identità. Recentemente, è stata istituita una Task Force dell’Agenda per l’identità legale delle Nazioni Unite (UNLIA TF) – composta da 13 agenzie delle Nazioni Unite, tra i quali UNDP, UNICEF e Dipartimento degli affari economici e sociali delle Nazioni Unite, con scarsi risultati. Secondo le associazioni, molti minori stranieri non accompagnati non vengono registrati al loro arrivo nel nostro Paese. Diversi registrati scappano o fanno perdere le proprie tracce anche dichiarando identità diverse. Come si fa a denunciare la scomparsa e cercare una persona senza identità? Dobbiamo ancora una volta impegnarci per trovare soluzioni a una sfida, non solo umanitaria e sociale, ma anche di sicurezza. Sto valutando gli strumenti tecnologici utili ad arginare questa piaga in aggiunta alle politiche di cooperazione e sviluppo da realizzare con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori”.

Così in una nota la senatrice Marinella Pacifico (Coraggio Italia), componente Esteri e segretario del Comitato parlamentare Schengen approfondendo la notizia di 124 minori non accompagnati sulla Ocean Viking arrivata al porto di Salerno.