Passa la fiducia alla Camera dei Deputati sul decreto legge intitolato “disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”, il cosiddetto “Milleproroghe”: 369 voti a favore, quelli contrari 41. Come stabilito dalla conferenza dei Capigruppo di Montecitorio, la seduta dell’Aula è ora sospesa: riprenderà alle 19 con l’esame degli ordini del giorno al testo. Il voto finale sul provvedimento, che poi passerà all’esame del Senato, è atteso nella giornata di domani. Come riporta La Repubblica, entro martedì è atteso il voto finale di Montecitorio e quindi il provvedimento passerà al Senato dove dovrebbe essere definitivamente licenziato, attraverso un nuovo voto di fiducia, mercoledì prossimo 24 febbraio (deve essere convertito in legge entro il 28.
Il quotidiano riassume i provvedimenti:
Più tempo per le cartelle a rate – Tra le modifiche inserite in commissione, è entrato un emendamento di Fi che dà una nuova chance di pagare a rate le cartelle per chi è decaduto dal beneficio.Si riaprono così – dettaglia il dossier della Camera che analizza il testo e le sue novità – i termini per la rateazione del pagamento dei carichi contenuti nei piani di dilazione per i quali, prima dell’8 marzo 2020 o del 21 febbraio 2020 (quest’ultima data per i contribuenti di Lombardia e Veneto della cosiddetta zona rossa istituita all’inizio dell’emergenza sanitaria da COVD-19), sia intervenuta la decadenza dal beneficio, consentendo di presentare la relativa richiesta di dilazione dal 1° gennaio 2022 e fino al 30 aprile 2022.
Posticipato inoltre al 30 giugno 2022 il termine per il versamento, senza sanzioni e interessi, dell’Irap non versata e sospesa con il dl Rilancio 2020, in caso di applicazione errata delle disposizioni relative alla determinazione dei limiti e delle condizioni previsti dalla comunicazione della commissione ue per le misure di aiuto di stato legate all’emergenza covid.
Golden Power rafforzato – Nel capitolo delle proroghe che riguardano il Mef, era già presente ed è confermata l’estensione al 31 dicembre 2022 della la disciplina emergenziale dei poteri speciali del Governo nei settori di rilevanza strategica. In pratica, il cosiddetto Golden power rafforzato che riguarda difesa, sicurezza, energia, trasporti, comunicazioni: le operazioni di acquisizione di quote devono esser notificate anche da soggetti Ue.
Energia – Nel dibattito sul provvedimento sono entrati anche aspetti che riguardano l’energia e in particolare l’ulteriore proroga, dal 2021 al 2022, degli incentivi per gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas, con potenza non superiore a 300 kW, realizzati da imprenditori agricoli a servizio dei processi aziendali e con specifici requisiti.
Bonus minori e ammortamenti – Un emendamento ha chiarito che vanno escluse le spese sostenute dal 12 novembre 2021 fino al 31 dicembre 2021 per interventi edilizi agevolabili (bonus edilizi diversi dal Superbonus) in edilizia libera o di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, dall’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese. Un emendamento ha inoltre esteso all’esercizio 2021 la sospensione degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali.
Aiuti pubblici – Il provvedimento interviene sulla cornice entro la quale le Regioni, le Province autonome, gli altri enti territoriali e le Camere di commercio possono adottare regimi di aiuti alle imprese secondo i massimali e le modalità definiti dal “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” della Ue. Tale cornice straordinaria slitta dal 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022. Di conseguenza cambiano alcuni aspetti dell’operatività del Fondo di garanzia PMI: anche i finanziamenti fino a 30 mila euro garantiti dal Fondo in via straordinaria, di cui partano le rate di rimborso durante il 2022, possono prevedere un congelamento per altri sei mesi dei rimorsi. Prorogate, sino al 30 giugno 2022, anche le semplificazioni e l’esenzione dell’imposta di bollo per bar e ristoranti che occupano suolo pubblico. Estesa fino al 30 giugno 2023 la possibilità di convertire anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti in altre forme di aiuto; le garanzie sui prestiti alle imprese sono concesse fino al 30 giugno 2022; stessa dead-line per firmare i contratti di finanziamento a tassi di finanziamento agevolati; così pure gli aiuti nell’ambito del regime di sovvenzioni salariali; idem per i contributi ai costi fissi non coperti sostenuti nel periodo tra il primo marzo 2020 e il 30 giugno 2022.
Proseguono gli aiuti stanziati durante la pandemia per i lavoratori portuali (mentre nuovi sostegni arrivano per le patenti degli autotrasporatori). Termini più estesi anche in favore dell’editoria: il consiglio dei ministri potrà prorogare fino a fine 2022 (dal 30 giugno) la durata dei contratti di forniture giornalistiche stipulati con le agenzie di stampa. Stop, infine, fino al 2023 agli aumenti delle accise sul fumo elettronico.
Bonus cuochi e fondo nuove competenze – Prorogato via emendamento, al 31 dicembre 2022, il termine per avvalersi dell’agevolazione fiscale prevista a favore dei cuochi professionisti presso alberghi e ristoranti per l’acquisto di beni strumentali durevoli e per la partecipazione a corsi di aggiornamento professionale. Riconosciuta anche per il 2022 la possibilità – finora disposta per gli anni 2020 e 2021 – per i contratti collettivi di lavoro di secondo livello di stipulare apposite intese per la rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, con le quali parte dell’orario di lavoro viene finalizzato a percorsi di formazione. A questi oneri si fa fronte attraverso il Fondo nuove competenze, istituito presso l’Anpal (Agenzia per le politiche attive del lavoro).
Monopattini – Da una parte il Milleproroghe sposta in avanti di 3 mesi il termine a partire dal quale è necessario dotare i monopattini a prevalente propulsione elettrica degli indicatori luminosi di svolta e del segnale di freno, precedentemente previsto al 1° luglio 2022. Resta fermo che i monopattini già in circolazione devono adeguarsi a questa disposizione entro il 1° gennaio 2024. Ma arriva anche un chiarimento su dove è consentito circolare: nei centri abitati, solo sulle strade il cui limite di velocità sia entro i 50 chilometri orari, nelle aree pedonali, sui percorsi pedonali e ciclabili, su corsie ciclabili, su strade a priorità ciclabile, su piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata ovvero dovunque sia consentita la circolazione delle biciclette; fuori dai centri abitati, solo sulle piste ciclabili e su altri percorsi riservati alla circolazione delle biciclette.