“‘Monumenti spenti di notte. Atac e Ama servizi dimezzati’”. Così apre stamattina l’edizione romana de La Repubblica. Comune e Regione studiano le ipotesi per ridurre i consumi come richiesto dal Governo. Incontro tra Gualtieri e i vertici di Acea. “In questa fase serve una strategia di risparmio”.

A pagina 2: “Ecco l’economia di guerra: ‘Metro chiusa alle 20 e raccolta rifiuti ridotta’”.

“Stiamo analizzando la questione – ha dichiarato ieri Gualtieri – preferisco esprimermi al termine delle verifiche, penso sia giusto cercare di attuare una strategia di risparmio energetico in una fase come questa”.

Atac è quella che oggi sta pagando il prezzo più alto di questa crisi – si legge sul quotidiano -. Secondo gli ultimi dati raccolti dall’azienda, rispetto al budget di 75,5 milioni di euro previsto per coprire i costi energetici del 2021 necessari per far muovere bus, tram e metro il costo a consuntivo ha raggiunto i 90 milioni e sembra destinato ad arrivare a quota 101 milioni per il 2022. “Nel giro di otto mesi – spiega un manager di Atac – l’aumento è stato del 34% e non siamo in grado di calcolare cosa accadrà nei prossimi giorni perché i prezzi dei carburanti continuano a salire”.

Anche Ama subisce duramente l’aumento dei prezzi dei carburanti e dell’energia, tanto per i mezzi che raccolgono i rifiuti in giro per la città quanto per il funzionamento degli impianti in capo alla municipalizzata.

Nelle grandi aziende si pensa ad un rilancio dello smart working.