“È successo di nuovo, un ennesimo dramma anche oggi, in un giorno particolarmente evocativo in cui si celebra la ‘Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul lavoro’”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Armando Valiani, Segretario Regionale UGL Lazio, in merito all’infortunio sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio, presso il Ministero degli Esteri, nel fabbricato centrale, in piazzale della Farnesina a Roma.

“L’incidente mortale in cui ha perso la vita un operaio cadendo nel vano ascensore durante le operazioni di manutenzione non è avvenuto in un cantiere edile abusivo in una delle nostre periferie, tanto meno in un’azienda agricola che sfrutta la manovalanza extracomunitaria, o in una fabbrica in cui il profitto è più importante della sicurezza, bensì all’interno di un Ministero di Roma che, nell’immaginario collettivo, rappresenta uno di quei luoghi assolutamente sicuri. Pertanto, a nome del sindacato UGL, esprimo il cordoglio alla famiglia della vittima e invito tutti a riflettere sull’accaduto, in quanto non esistono luoghi di lavoro sicuri e non è ancora sufficiente l’impegno del nostro Governo affinché il lavoro sia dignitoso, retribuito adeguatamente, ma soprattutto sicuro. Ancora una volta chiediamo alle istituzioni nazionali e al Presidente Draghi di intervenire urgentemente, intensificando i controlli e rafforzando la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili tragedie. La manifestazione silenziosa dell’UGL ‘Lavorare per vivere’ ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul fenomeno delle cosiddette morti bianche e ribadire ancora una volta basta stragi”, concludono Capone e Valiani.