Emiliana Alessandrucci, esperta di lavoro autonomo e presidente del CoLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali), ha rimarcato le differenze tra i lavoratori del settore pubblico e gli autonomi nel corso della trasmissione di Nicola Porro, Quarta Repubblica, su Rete 4. Lavorolazio.com ha ripreso le sue parole: “La ricchezza che vorrebbe tassare Cremaschi è proprio la ricchezza del lavoro dei dipendenti, per me oggi il ricco è chi può contare su uno stipendio a fine mese, è chi può contare adesso sulla quattordicesima. Si è un po’ capovolto il paradigma: una volta se avevi una figlia femmina, aspiravi che sposasse un professionista, oggi aspiri che sposi un dipendente pubblico, perchè è l’unico che ha una certezza fine mese. I problema è che i dipendenti pubblici, quelli bravi, quelli che hanno lavorato durante la pandemia, non si meritano questa rappresentanza. In quello che stanno raccontando i sindacati io sono convinta che i dipendenti pubblici non ci si trovano. C’è una disuguaglianza tra dipendenti pubblici e partite Iva, certo. Ci sono tantissime funzioni pubbliche che vengono svolte dal dipendente pubblico e in alcuni casi dalla partita Iva. Ti faccio un esempio: il bibliotecario, l’archivista. Ci sono dei bibliotecari che per scelta hanno deciso di fare le partite Iva, perchè per un periodo lavorano per un ente e per un periodo per un altro. Chiuse le biblioteche, hanno smesso di fatturare. Ci sono invece bibliotecari dipendenti che dopo la chiusura delle biblioteche – e magari avrebbero voluto anche lavorare, non lo metto in dubbio -, stando a casa, senza fare nulla, hanno ricevuto lo stipendio al 100%. Meno quindi di altri impiegati del settore privati, assolutamente iniquo rispetto ad altri colleghi partite Iva, che magari fino al giorno prima lavoravano accanto a loro. Questo è il sistema malato in cui viviamo. Ma davvero in una situazione del genere, in cui ci sono persone che non fatturano, non lavorano da mesi, noi stiamo organizzando uno sciopero? Tu sai quanto ci vuole oggi per avere un certificato da qualsiasi comune? Mesi, perchè nello smart working è tutto più diluito. I tribunali sono chiusi da tempo, se ti devi separare, non ti separare più”.

Giorgio Cremaschi, portavoce di Potere al Popolo la incalza: “E’ sfruttamento”.

Alessandrucci replica: “Sfruttamento? Non è sfruttamento, la partita Iva la si fa per scelta. Non esiste solo il suo modello del lavoro che è anche ampiamente superato. Io sono una partita Iva per scelta, avrei potuto fare la dipendente e non l’ho fatta, ma in questo Paese l’unica aspirazione che puoi avere è essere dipendente. Dovremmo essere tutti assunti? E da chi?”.