“’USB CONTRO ITALIA’ è l’identificativo dato al reclamo presentato il 31 marzo scorso da USB al Comitato Europeo per i Diritti Sociali (CEDS).

Il CEDS è un organismo di garanzia istituito con la Carta Sociale Europea – un trattato Internazionale in vigore dal 1998 – che contiene i Diritti che devono essere garantiti in tutti i paesi componenti il Consiglio d’Europa.

Il reclamo presentato da USB – preparato dal prof. Giovanni Orlandini, associato di Diritto del Lavoro all’Università di Siena e dall’avv. Danilo Conte di Firenze, della Rete Legali USB – contiene ampia documentazione contro la continua e perseverante violazione del diritto di sciopero nel nostro Paese ad opera della Commissione di garanzia per l’esercizio del diritto di sciopero, un’Authority le cui decisioni hanno espropriato il Parlamento delle proprie prerogative legislative. La Commissione di Garanzia ha infatti concretamente ampliato il divieto di sciopero attraverso centinaia di sue delibere.

Il Comitato Europeo, che ha il compito di esprimersi sulle violazioni dei diritti sociali, tra cui il diritto di sciopero come recita chiaramente l’art. 6 della Carta Sociale Europea, si è già espresso contro la legge che regola il Diritto di sciopero in Italia, in particolare sull’uso della precettazione in modo particolare nel settore dei trasporti, dove il ricorso a tale strumento è continuo e finalizzato ad impedire l’effettuazione degli scioperi.

Fino ad oggi nessun’altra organizzazione sindacale ha promosso un reclamo al Ceds contro la violazione del diritto di sciopero nel nostro Paese, che si distingue per la pervicace volontà di cancellare questo diritto, il più importante a disposizione dei lavoratori previsto dalla nostra Costituzione.

Il CEDS ha inviato il reclamo al Governo italiano, che entro 30 giorni dovrà esprimere le proprie osservazioni contro l’ammissibilità del reclamo. Il termine è stato fissato dal CEDS al 31 maggio, successivamente ci sarà la decisione del Comitato Europeo”.

Così in una nota l’Unione Sindacale di Base.