Si avvicina l’appuntamento con il Referendum sulla Giustizia. Domenica 12 giugno, nel giorno in cui è prevista anche la tornata elettorale per le amministrative, 51 milioni e mezzo di cittadini italiani aventi diritto al voto saranno chiamati a pronunciarsi sui cinque referendum sulla Giustizia, giudicati ammissibili a febbraio dalla Corte costituzionale e indetti dal presidente della Repubblica per decreto, il 6 aprile scorso. I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23 e lo scrutinio delle schede inizierà lunedì 13, dalle 14 in poi, dando precedenza allo spoglio dei risultati del referendum anche dove si svolgano contestualmente le elezioni amministrative.

Coraggio Italia ha promosso nella provincia di Latina una road map che prevede giornate informative per incoraggiare una partecipazione consapevole. Affinché i latinensi giungano preparati sul contenuto e le modalità di voto, Coraggio Italia sarà presente a: a Sabaudia, Sabato 4 e Domenica 5 Giugno, dalle 9:00 alle 24:00, presso la Piazza del Comune; a Cisterna di Latina, Martedì 7 Giugno, dalle 9:00 alle 24:00, presso Piazza Saffi; a Gaeta, Mercoledì 8 Giugno, dalle 9:00 alle 24:00, presso Piazza Caboto; a Latina, giovedì 9 giugno, dalle 9:00 alle 24:00, presso la Piazza del Popolo.

La senatrice pontina di Coraggio Italia, Marinella Pacifico (Cdx, Gruppo Misto) ha dichiarato: “E’ necessario votare sì ai quesiti referendari perché sebbene essi non risolverebbero tutte le falle del mondo del diritto, sicuramente la loro approvazione costituirebbe un primo passo verso processi equi ed evitare la persecuzione politica di innocenti. La malagiustizia può accanirsi contro chiunque e senza fare sconti. Il referendum intende limitare lo strapotere delle toghe palesatosi negli ultimi anni, per cui governi o semplici amministrazioni locali sono stati spesso condizionati, se non annullati, da inchieste della magistratura in un secondo tempo rivelatesi infondate”.

I quesiti

1. Abolizione della legge Severino. Per il quesito numero 1, la scheda è di colore rosso. Propone di abrogare il Testo unico del 2012 in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo, noto come legge Severino.

2. Limitazione della custodia cautelare. Per il quesito numero 2, la scheda è di colore arancione. Il referendum chiede di limitare i casi di applicazione delle misure cautelari (le restrizioni di libertà come custodia in carcere o ai domiciliari, obbligo di firma e altre a cui un indagato può esser sottoposto prima di una sentenza). Il quesito propone di abrogare l’ultima parte dell’articolo 274, in cui si prevede la possibilità, anche per reati di minor gravità, di motivare la custodia preventiva con il pericolo di reiterazione.

3. Magistrati e separazione delle carriere. Per il quesito numero 3, la scheda è di colore giallo. Il referendum propone la separazione delle carriere dei magistrati e propone di eliminare quelle disposizioni che consentono per quattro volte, al massimo, la possibilità di passare dalla funzione requirente (il sostituto procuratore, che avvia e conduce le indagini e che, come pubblico ministero, rappresenta l’accusa nel processo) e a quella giudicante, incarnata dal giudice super partes, che emette la sentenza.

4. Valutazione sull’operato delle toghe. Per il quesito numero 4, la scheda è di colore grigio. Il referendum chiede l’abrogazione delle le norme riguardanti le competenze dei membri laici, giuristi o avvocati, in seno ai Consigli giudiziari.

5. Elezione del CSM. Per il quesito numero 5, la scheda è di colore verde. Il referendum riporta in vigore la normativa del 1958, secondo la quale qualunque magistrato può autonomamente e liberamente candidarsi senza dover depositare una lista di almeno 25 firme di colleghi.