Il Piano è pensato per coniugare strumenti di politica attiva del lavoro e assistenza al reddito – riferisce in una nota la Regione Lazio -. In questo modo i disoccupati possono godere di un’indennità di partecipazione ai percorsi formativi e ai tirocini. In particolare, il Lazio finanzia le misure del bonus occupazionale e la formazione con un impegno economico complessivo di 9,8 milioni di euro così ripartiti: 1,8 milioni per i corsi di formazione e 8 milioni di euro per i bonus assunzionali. Ai Fondi regionali si aggiungono 10 milioni di euro che il Ministero trasferirà alla Regione. Questo finanziamento si compone di 2.335.000 euro per l’indennità di partecipazione ai percorsi di formazione; 5.040.000 per l’indennità di tirocinio extracurriculare – che prevede 800 euro mensili a persona e 2.625.000 euro per cofinanziare il bonus occupazionale regionale.
“Nessun lavoratore di Almaviva sarà lasciato solo. Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto mettendo in campo tutte le misure necessarie per la formazione, il sostegno al reddito e la ricollocazione per centinaia di lavoratori. Quello che ha coinvolto i dipendenti della sede romana di Almaviva è stato il più grande licenziamento collettivo che la nostra regione ha subito negli ultimi anni e per questo il nostro obiettivo è stato quello di aiutarli contrastando gli effetti devastanti della crisi del settore call center, interessato da processi di delocalizzazione. Non si può pensare di scaricare sulle persone una evoluzione drammatica di una crisi aziendale”, è il commento del presidente, Nicola Zingaretti.
“Abbiamo fortemente voluto un piano di politiche attive del lavoro dedicato agli ex lavoratori Almaviva riaprendo su nostra richiesta il tavolo con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Rispondiamo così a precise richieste e impegni che ci eravamo presi con i sindacati e con gli stessi lavoratori. Gli strumenti messi in campo permettono ai disoccupati di riaggiornare e rafforzare le proprie competenze secondo fabbisogni espressi dalle imprese e dal territorio, di fare formazione sia in aula sia on the job e essere competitivi sul mercato del lavoro”, così Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Nuovi diritti.