“E’ ormai più di un anno che i dipendenti della Camera di Commercio di Roma, inquadrati contrattualmente nelle Funzioni Locali, sono sottoposti ad una sequela di provvedimenti e di disposizioni a dir poco vessatorie e discriminanti, non sempre corrispondenti alle normative contrattuali vigenti.
Concessione e privazione di istituti premiali decisi senza alcuna logica o regola, assegnazione di performance individuali totalmente negative solamente per aver espresso pubblicamente le proprie opinioni, considerazione negativa da parte dei dirigenti per chi è fruitore dei benefici della legge 104, considerati “fannulloni”, o valutazione negativa per chi, per motivi personali, ha fatto richiesta di prestiti, usufruendo della “cessione del quinto”, considerato potenzialmente corruttibile…..”.
Così in una nota L’Unione Sindacale di Base.
“Ma il meglio è avvenuto con l’avvento del Brunetta a capo della Funzione Pubblica, regole restrittive, e anche qui con criteri discrezionali, del rientro in presenza nel periodo di pandemia – prosegue il comunicato -. Smart Working e part time usati come arma di ricatto, continua intimidazione del personale, e utilizzo esagerato di provvedimenti disciplinari.
Ma il meglio si è avuto negli ultimi tempi, il personale andato in pensione considerato insufficiente ai fini del premio di produzione, non è stata data nessuna spiegazione per tale valutazione.
Il dipendente che per giusta protesta ha manifestato più volte per essere ascoltato, è stato emarginato e i colleghi che intendevano esprimergli solidarietà sono stati minacciati direttamente tramite messaggio su WA.
Ma non è finita, la verifica del Green Pass lasciato alla discrezionalità del Vigilante e non al rispetto del Decreto governativo.
Ancor di più, a chi ha inteso di chiedere spiegazione sulla interpretazione del Green Pass stesso è stato sottoposto a provvedimento disciplinare.
La fruizione delle ferie, momento di recupero psico-fisico, per il dipendente camerale sono invece motivo di stress, infatti per ottenerle è necessaria una doppia autorizzazione che spesso non arriva o non viene accolta per esigenze organizzative non meglio esplicitate.
Infine in questa escalation dell’orrore, di un posto che più che un posto di lavoro, sembrerebbe un istituto di detenzione, ci è stato riferito da voci di corridoio che fortunatamente escono dalle mura circondariali, dipendenti considerati “fragili” dai medici competenti sono stati costretti a rientrare in presenza, nonostante ciò sia tassativamente vietato dalle leggi emanate nell’emergenza pandemica.
A fronte di questa situazione ben conosciuta dai dipendenti dell’Ente, come Organizzazione Sindacale abbiamo chiesto il 2 Novembre, un incontro al Presidente e al Direttore del Personale.
Inutile dire che non abbiamo avuto nessun riscontro!
Ma l’UNIONE SINDACALE DI BASE, nonostante la supponenza di questa Dirigenza non intende assolutamente lasciare da soli i dipendenti, e abbiamo per questo deciso di rendere pubblico il comportamento di questa dirigenza.
14 DICEMBRE ORE 10.00 Via Oceano Indiano, 19 presidio di solidarietà con i lavoratori della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma”, conclude l’USB.