“Scuola, al via i bandi semplificati per 40mila assunzioni di docenti”, titola stamattina Il Sole 24 Ore in prima pagina. Nuovi criteri da dicembre: prove scritte con 50 quesiti, orale e valutazione titoli.

A pagina 3: “Concorsi a scuola: 50 quesiti e orale. Arrivano nuove regole più snelle”. Cattedre, il ministro dell’Istruzione Bianchi accelera sui bandi semplificati per l’assunzione di 40mila docenti. Selezioni più semplici da dicembre con una prova scritta a quesiti, una orale e valutazione titoli.

Stanno per arrivare – in attuazione del Pnrr e delle nuove direttive introdotte in tutta la Pa dal ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta – delle selezioni più snelle – si legge sul quotidiano economico -: in base alle bozze predisposte dal ministero dell’Istruzione, ci saranno meno prove (un solo scritto al pc di 50 domande, poi l’orale e la valutazione dei titoli); dovranno essere banditi con cadenza annuale; varranno solo sui posti “vacanti e disponibili” nell’anno scolastico successivo a quello in cui è previsto l’espletamento delle prove selettive. In due decreti ministeriali di una ventina di articoli l’uno – uno per infanzia/primaria e l’altro per medie/ superiori – si riscrive la normativa sul reclutamento. Il ministro Patrizio Bianchi ha deciso di accelerare, e di far ripartire i concorsi nella scuola, e soprattutto di bandirli con cadenza annuale. I primi bandi arriveranno per metà dicembre, e riguarderanno le due selezioni già previste per circa 40mila posti totali (circa 13mila a infanzia e primaria, circa 27mila a medie e superiori), che vedono oltre 500mila candidati. Due restano i canali per accedere ai concorsi a cattedra: l’abilitazione, conseguita anche all’estero (purché riconosciuta in Italia) e la laurea (il titolo richiesto per la specifica classe di concorso) unita al possesso dei 24 crediti formativi universitari nelle materie antro-psico-pedagogiche. A infanzia e primaria i requisiti sono l’abilitazione all’insegnamento conseguita presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o il possesso del diploma magistrale ante 2001/2002 (i giudici gli hanno riconosciuto valore di abilitazione). Per il sostegno, occorre (sempre) il titolo di specializzazione. (…)