“Di fronte a casi di emergenza sono legittimi provvedimenti di necessità e urgenza; ma lo stop protratto per ben tre giorni consecutivi dei Diesel, anche i nuovissimi Euro 6, magari comprati poche settimana fa, è l’esempio che dimostra a tutti i danni della politica del rinvio: le previsioni metereologiche consentivano di stimare, già da almeno venti giorni, la possibile pericolosità dei livelli di PM10 così da porvi rimedio con provvedimenti assennati. Non è stata considerata preventivamente nessun’altra misura come targhe alterne o il blocco delle vetture più vecchie ed inquinanti”. Lo afferma in una nota il consigliere capitolino della Lega-Salvini Premier, Davide Bordoni.

“L’ordinanza è frutto di una serie di errori e della ‘criminalizzazione’ dei Diesel Euro 5 e 6, e si rischia uno stop prolungato ancora per i prossimi 6 giorni – prosegue Bordoni -. I mezzi pubblici non funzionano, le stazioni metro chiudono e questa Amministrazione impone divieti talmente stringenti che rendono la vita dei romani e di chi in Città deve spostarsi, portare a scuola i figli, raggiungere il posto di lavoro sempre più difficile, una lotta di sopravvivenza in quella giungla urbana che ormai è diventata Roma. Siamo forse arrivati al punto di non ritorno in cui bisogna affrontare il Comune con pratiche di disobbedienza civile per protestare contro le scelte incomprensibili della politica?”.