Carlo Stasolla, presidente dell’Associazione 21 aprile, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Sull’emergenza Coronavirus. “Mi stupisce che per un fatto relativamente grave come il Coronavirus si finisca per dimenticare la quotidianità di persone che muoiono per carenze alle quali si potrebbe facilmente sopperire, nel silenzio dei media e dei politici –ha affermato Stasolla-. A pochi km da chi usa le mascherine in Parlamento, ci sono comunità che vivono in quarantena, baraccopoli o container, e non si tratta di persone rom. Ci sono scarti umani nelle nostre città che vivono ai margini. Finora ci è stato detto che le malattie pericolose viaggiavano attraverso i barconi nel Mediterraneo, invece oggi viaggiano attraverso un manager lombardo”.
L’emergenza Coronavirus vissuta dai rom. “Anche nelle comunità rom si vive questa psicosi che di fatto accomuna tutti in questa paura del virus. Una paura quasi immotivata, un panico istintivo”.
Il Comune di Roma non era presente al tavolo per l’inclusione dei rom. “Questa amministrazione romana non dialoga con nessuno, a differenza delle altre. Questa amministrazione è come un treno che sta andando veloce contro un muro e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.