“Stop alla Tari, alberghi e ristoranti chiedono di più: «Così non basta»”. Così titola stamattina il Corriere di Roma. Dal commercio al turismo grido d’allarme degli operatori: crollano le prenotazioni e gli incassi anche nei bar. “Il Comune dovrebbe sospendere pure le altre tasse”.

«Lo stop alla Tari? Va bene, ma non basta». Il grido di allarme lo lanciano albergatori, ristoratori e commercianti romani nel commentare i primi provvedimenti che sta studiando il Campidoglio per aiutare i settori più colpiti dagli effetti del coronavirus. (…) “È un primo passo, ma non basta perché la situazione continua a peggiorare», è il commento di Maurizio Stornelli, proprietario di un forno e dell’hotel Antica Dimora delle 5 Lune in via Giuseppe Zanardelli, a due passi da piazza Navona. Qui i turisti vanno per la maggioree«le cancellazioni raggiungono quasi il 60%”, dice Stornelli. “In 48 ore abbiamo registrato decine di disdette. Se continua così, saremo costretti a licenziare alcuni dipendenti”.

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Nel ristorante Settimio all’Arancio, locale spesso affollato da romani, turisti e qualche vip, «questa settimana il crollo di presenze è stato del sessanta per cento circa – spiega il titolare Lino Cialfi -. Speriamo che la situazione migliori…».