“Trastevere, divieti anti-alcol ignorati”. Apre così l’edizione odierna del Corriere di Roma. Viaggio tra i negozianti che approfittano della movida e vendono birra e liquori ai giovanissimi.  Il reportage. I ragazzi: «Nei locali non ci chiedono mai quanti anni abbiamo». E nelle strade gli spacciatori offrono hashish.

A pagina 2: “Trastevere, per i minori alcol e hashish «liberi»”. I ragazzi: «Nei locali non chiedono quanti anni hai prima di darti da bere». «Si sa chiso noi pusher, ma nessuno se ne preoccupa».

“Se non venissero i minorenni, molti locali qui sarebbero costretti a chiudere». Leonardo ha sedici anni e spesso trascorre il sabato sera con la sua compagnia di amici a Trastevere. Il rione della movida notturna dove per gli under 18 trovare del fumo e procurarsi dell’alcol è davvero semplicissimo (…)”.

“«Se vuoi farti uno spinello sei nel posto giusto, basta avvicinarti a quei ragazzi”, spiega Alessandro, 18 anni, l’unico maggiorenne della comitiva, mentre indica con il dito un capannello di persone all’angolo tra vicolo de’ Cinque e via del Moro. Si tratta di un gruppo di stranieri che staziona lì, fermando praticamente chiunque. Carabinieri e polizia in effetti ci sono e si vedono, ma non si avvicinano e restano distanti.