Domani, martedì 14 settembre 2021, i lavoratori dei servizi esternalizzati dell’Università di Roma Tre saranno in assemblea presidio davanti la sede di Via Ostiense, 159 dalle ore 12,30 alle 14,30 insieme a Fp Cgil e Cgil di Roma e Lazio, la CdLT e il Coordinamento CGIL di Roma Tre.
Al centro della protesta il cambio appalto dei servizi, il cui bando è stato pubblicato a fine luglio dall’università, con previsione d’inizio il primo ottobre prossimo, senza alcun confronto con le parti sociali, che fa presupporre gravissime ripercussioni sui livelli occupazionali e sulle condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori.
Per i 148 lavoratrici e lavoratori che che svolgono – si legge nella nota dei sindacati – servizi di portierato, prima accoglienza, servizi ausiliari, facchinaggio, manutenzione degli edifici, degli arredi e del verde, la clausola sociale, che impegna l’aggiudicatario a garantire gli attuali livelli occupazionali, le condizioni contrattuali e i trattamenti economici in essere, viene subordinata alla compatibilità con la organizzazione di impresa dell’impresa aggiudicataria e al principio di libera iniziativa imprenditoriale e di concorrenza, come richiamato dalle Linee guida dell’ANAC. “Sono pertanto messi a serio rischio la riassunzione di tutte e tutti, l’applicazione del CCNL delle cooperative sociali, il mantenimento dell’attuale inquadramento contrattuale e gli scatti di anzianità, oltre ovviamente a 14° mensilità e buoni-pasto, avanzamenti frutto di accordi di secondo livello sottoscritti dalla Cgil”, denuncia il Sindacato.
E le possibili ricadute di un taglio ai servizi e ai lavoratori avrebbe un impatto sociale ancor più grave date le condizioni particolari dei lavoratori. Come spiega il sindacato: “La platea delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nel servizio di portineria e prima accoglienza sono per un 60% circa appartenenti alle cosiddette categorie “svantaggiate” ai sensi dell’art. 4 della L. 381/91- invalidi fisici, psico-sensoriali, ex detenuti e detenuti a lunga pena ammessi al lavoro esterno- e rappresentano una realtà ormai da oltre 20 anni, di proficua e riuscita integrazione socio-lavorativa resa possibile dall’applicazione del CCNL cooperative sociali. Sono lavoratrici e lavoratori che necessitano di un ambito contrattuale adeguato e che permetta l’interlocuzione con le ASL e i Servizi territoriali per l’adozione di specifici programmi di recupero, accompagnamento, tutoraggio e per l’autonomia”.
“A pochi giorni dall’apertura delle buste contenenti le offerte delle aziende partecipanti non abbiamo ricevuto alcuna risposta alle richieste di incontro inviate dopo la pubblicazione del bando. L’Università Roma Tre deve prendere una posizione chiara ed esigibile a difesa dei livelli occupazionali e retributivi dei lavoratori impiegati da anni in questi servizi e per la difesa della peculiarità del CCNL cooperative sociali per gli addetti al servizio di portineria e prima accoglienza, per non trovarci nelle prossime settimane a dover affrontare un dramma sociale. Domani sarà la prima iniziativa di protesta, andremo avanti fino allo sciopero, se necessario” conclude la FP-CGIL.