“È fondamentale mantenere alta l’attenzione sul tema del lavoro superando la logica assistenziale dei sussidi a pioggia e puntando sulle politiche attive. Come rilevato dal Sottosegretario del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon, il sussidio non può essere a vita ma deve rappresentare un incentivo a lavorare, pertanto occorre fissare un termine. A tal fine, è prioritario riformare radicalmente i centri per l’impiego inserendo il percettore all’interno di adeguati percorsi di formazione e riqualificazione professionale, affidando il sistema dei controlli ai Comuni. Riteniamo essenziale, dunque, trasformare il reddito di cittadinanza in reddito di responsabilità, destinando il reddito percepito in contributo a favore delle aziende, che a loro volta si impegnano a garantire l’assunzione dei percettori. Urgono interventi diretti a ridurre il gap economico fra Nord e Sud Italia a tutela della coesione nazionale. Come UGL, siamo disponibili a discutere di investimenti in politiche occupazionali volti a riattivare il mercato del lavoro e incentivare il match tra domanda e offerta di impiego attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati”.

Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla riforma del reddito di cittadinanza proposta dal Sottosegretario del Lavoro e delle Politiche Sociali Claudio Durigon.