In corso la conferenza stampa del Presidente Draghi con i Ministri dell’Economia Franco e della Transizione ecologica Cingolani e il Sottosegretario Garofoli, per illustrare i nuovi provvedimenti di contrasto al caro energia e agli effetti economici della crisi in Ucraina, approvati nel Consiglio dei Ministri n. 68.

Il Premier Draghi: “Il provvedimento che abbiamo discusso in Consiglio dei Ministri ha trovato unanime sostegno. Oggi abbiamo veramente preso dei provvedimenti importanti e questi sono motivati dalla necessità di dare una risposta alle conseguenze sul nostro Paese della guerra in Ucraina. Interveniamo per aiutare cittadini e imprese a sostenere i rincari dell’energia, con particolare attenzione alle famiglie più bisognose e alle filiere produttive più esposte. Miglioramo anche alcuni presidi a tutela del nostro sistema imprenditoriale e rafforziamo il nostro sistema di accoglienza per gestire gli afflussi dei rifugiati ucraini che stanno aumentando giorno dopo giorno e ci aspettiamo che aumentino ancora molto nelle prossime settimane. In totale le misure ammontano a 4,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai circa 16 miliardi che abbiamo speso negli ultimi 6 mesi. A differenzi degli scorsi provvedimenti, gran parte degli interventi di oggi non sono finanziati dal bilancio pubblico, ma dalle aziende del comparto energetico. Tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime. E redistribuiamo questo denaro alle imprese e alle famiglie che si trovano in grande difficoltà. Voglio sottolineare solo alcuni dei principali interventi: fino a fine aprile il prezzo alla pompa di benzina e gasolio sarà ridotto di 25 centesimi al litro. Aumentiamo da 4 a 5,2 milioni il numero delle famiglie protette dagli aumenti dell bollette e che pagheranno l’energia come l’estate scorsa. Abbiamo portato il tetto Isee da 8000 a 12000 euro, quindi includendo 1 milione e 200mila famiglie in più rispetto al provvedimento precedente. Permettiamo la rateizzazione delle bollette fino a 2 anni. Aumentiamo i crediti d’imposta sul costo dell’energia e del gas a favore delle aziende energivore e gasivore, e ne istituiamo di nuovi per tutte le aziende che utilizzano elettricità e gas. Creiamo dei fondi per aiutare il comparto dell’autotrasporto, dell’agricoltura e della pesca. Rifinanziamo la cassa integrazione per le aziende in difficoltà. Miglioriamo lo strumento del Golden Power. Rafforziamo i poteri di Arera e del Garante della sorveglianza dei prezzi, perchè possano conoscere i dettagli dei contratti di fornitura dei produttori, che è veramente stato difficile poter esaminare, sapere che entità potessero avere. E per poter sanzionare i fenomeni di speculazione. Estendiamo la garanzia di Sace all’Ilva, per consentire all’azienda di aumentare la produzione  e sopperire alle carenze d’acciaio del Paese. Per questi ultimi due provvedimenti voglio ringraziare in particolare il ministro Giorgetti. Nelle prossime settimane intendiamo prendere nuovi provvedimenti per migliorare la capacità di Ilva di produrre acciaio. L’inflazione che osserviamo in Europa a differenza degli Stati Uniti è essenzialmente dovuta all’andamento dei prezzi energetici. Risolvere questo problema è complesso, richiede prima di tutto la fine della guerra in Ucraina e una migliore diversificazione delle fonti di approvvigionamento, che è quello che abbiamo esattamente iniziato a fare già da una decina di giorni-quindici giorni, soprattutto con il ministro Di Maio“.