“E’ fondamentale impedire il ritorno in vigore della Legge Fornero, che ha penalizzato i lavoratori allungando l’età pensionabile. La soluzione migliore resta Quota 41 che prevede 41 anni di contributi a prescindere dall’età lavorativa, poiché dà la possibilità di scelta a centinaia di migliaia di lavoratori, e favorisce la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, incentivando, così, il turnover generazionale e l’assunzione dei giovani. Al contempo, ribadiamo l’urgenza di stabilizzare l’Ape sociale e Opzione donna per consentire a determinate categorie di persone di accedere anticipatamente alla pensione. Un segnale importante, in questa direzione, è la concreta disponibilità del Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali, Claudio Durigon, ad introdurre una misura ponte per il 2023 diretta ad agevolare 40-50 mila lavoratori. Il primo passo verso una vera e propria riforma organica da discutere con le parti sociali nel corso del prossimo anno. L’obiettivo deve essere quello di delineare un sistema pensionistico più flessibile ed equo in cui trovi spazio anche il tema relativo alla defiscalizzazione della previdenza complementare e misure volte a tutelare i più giovani, le donne e i mestieri usuranti”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla riforma delle pensioni proposta dal Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali, Claudio Durigon.