“Soldi pubblici spesi nel peggiore dei modi per un’opera monstre che non si sa se e quando verrà mai realizzata. Ora anche il sindacato Cgil, notoriamente vicino per posizioni politico-ideologiche al Partito Democratico, attacca il sindaco Gualtieri sull’inceneritore e i pesanti dubbi scaturiti in queste ore riguardo all’acquisto dei terreni a Santa Palomba da parte di Ama. Siamo pienamente d’accordo con la Cgil, e lo abbiamo ribadito ampiamente in ogni sede, quando sostiene che l’inceneritore è una tecnologia inquinante e ormai superata, che rende l’impianto già obsoleto nel momento stesso della sua messa in funzione. Una soluzione che non incentiva né la raccolta differenziata né l’economia circolare tanto sbandierate dalla giunta Gualtieri e che ha un impatto ambientale non trascurabile, tenuto conto delle 600.000 e passa tonnellate del mostro inceneritore. Intanto più di qualcosa non quadra sull’acquisto dei terreni sull’Ardeatina a Santa Palomba da parte di Ama per la cifra di 7,4 milioni: sussistono infatti grossi dubbi in merito, in quanto nell’atto approvato dal CdA di Ama è spuntata una mediazione last-minute da 223mila euro avviata solo tre giorni prima, pari al 3% da pagare sull’intera operazione. Da dove spunta questa consulenza immobiliare e a cosa è dovuta? Chiediamo di vederci chiaro e ci batteremo in tutte le sedi per appurare ciò che sta accadendo intorno all’inceneritore di Gualtieri“.
Così in una nota il consigliere capitolino e vicepresidente della commissione Ambiente Daniele Diaco (M5S).