“La scuola ormai è iniziata da quasi due mesi e l’algoritmo non è ancora riuscito ad assegnare tutte le supplenze annuali. Tra Roma e le altre province della regione sono oltre 600 le cattedre ancora vacanti, mentre sono 200 i posti amministrativi scoperti”. Lo denuncia Saverio Pantuso, Segretario generale della Uil Scuola Rua Lazio.
“Stiamo assistendo a una disfatta annunciata – dice Pantuso – perché già in piena estate avevamo previsto quanto poi è accaduto nei mesi successivi: la procedura informatizzata delle nomine delle supplenze ha generato ingiustizie inammissibili. Basti pensare ai professori assegnati e poi rimossi, a quelli con requisiti migliori scartati o scavalcati, agli insegnati di sostegno non specializzati preferiti ai colleghi con più titoli, all’assegnazione di sedi non indicate”.
“In questi mesi – conclude l’esponente sindacale – si è giocato con il diritto al lavoro di tanti precari della scuola e con il diritto allo studio di tante ragazze e di tanti ragazzi. E’ stato uno spettacolo indecoroso, che il mondo della scuola non può permettersi. Per questo chiediamo al nuovo Governo di intervenire tempestivamente abbandonando l’algoritmo e tornando alle nomine in presenza, unica strada per ripristinare equità nelle graduatorie Gae e Gps”.