“Sapevamo fin dall’inizio che il Superbonus 110% non sarebbe durato in eterno. Noi proponiamo di dare scadenze adeguate a cittadini e imprese, dopodiché fare un riordino complessivo di tutti gli sgravi fiscali. E non è secondario il problema drammatico del “mercato” dei crediti. Prima è stata data la possibilità di generarli e adesso le banche hanno chiuso tutto. Le imprese falliscono e non possiamo permettere che un’iniziativa di grande successo finisca per condannare a morte le imprese. Credo che su questi due punti il premier Mario Draghi non possa che convenire e trovare una soluzione di buon senso”.

Ai microfoni di iNews24, Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia, sul Superbonus 110%, dopo che Draghi, durante il suo intervento all’Europarlamento, ha affermato di non essere d’accordo con la misura. FI ritiene che la misura, che non ha tempo illimitato, al momento debba ancora “proseguire per i cittadini e le imprese che hanno seguito le regole in modo onesto e sulla cessione dei crediti hanno seguito le indicazioni dello Stato. Ma il continuo cambio di regole sta mettendo in confusione e generando problemi gravissimi”. 

Inoltre Cattaneo aggiunge: “Non tollero quando si fa riferimento ai furbetti. In Italia succede molto spesso che gli italiani onesti paghino il prezzo a causa di pochi. Piuttosto dovremmo beccare chi non è stato onesto. Lo Stato non può comportarsi come una bottega di periferia che espone il cartello “per colpa di qualcuno, credito a nessuno”.

“Lo Stato italiano è una cosa seria e chi è stato onesto va messo in condizione di completare i lavori. E per quanto riguarda la cessione dei crediti, di proseguire com’era stato deciso a inizio attività. Non si possono cambiare continuamente in modo isterico le carte in gioco. In questo momento le banche hanno chiuso i crediti facendo fallire le aziende”.

Il deputato, interpellato sul rapporto tra Draghi e Conte e un’eventuale crisi di Governo scatenata dai 5 Stelle, afferma: “Io non condivido quasi nulla con lui (con Conte ndr.) e il Superbonus non è un’iniziativa solo dei 5S. Conte mi sembra più interessato ad affermare la sua leadership all’interno del Movimento 5 Stelle e l’identità del suo partito che non si sa più quale sia e pensa di poterlo fare sulla pelle del Governo e degli italiani in un momento di crisi internazionale come questo. Siamo distanti anni luce, e mi interessa nella misura in cui alza troppo l’asticella e rischia di compromettere l’azione del Governo in un momento in cui bisogna preservarla”.