“Superbonus, tutte le novità in arrivo”, titola stamattina Il Sol 24 Ore in prima pagina. Da maggio operative nuove misure contro frodi e sommerso. In vista rinvio per le villette e ritorno parziale della cessione frazionata.

A pagina 2: “Crediti numerati e rispetto dei contratti: così cambia il 110%”.Superbonus, da maggio diventano operative nuove misure antifrodi già varate da tempo In settimana cambierà il calendario per le villette: più tempo per raggiungere il 30% dei lavori.

Il quotidiano riassume in una tabella le novità:
Cosa cambia
1 – Tracciabilità. Da maggio stop ai frazionamenti. A partire dal primo maggio, dopo la prima cessione i crediti trasferiti non potranno essere più spacchettati. Cioè, non potranno essere più oggetto di cessioni parziali. A ogni credito, inoltre, verrà attribuito un codice identificativo univoco, che dovrà essere indicato nelle comunicazioni di eventuali successive cessioni (…)

2 – Trasferimenti. Quarta cessione per i correntisti – La legge di conversione del decreto Bollette ha introdotto la quarta cessione: sarà possibile solo tra banca e correntista e solo a condizione che siano state esaurite le precedenti tre cessioni. Si tratta di una modifica sottoposta a vincoli eccessivi, così sono già allo studio modifiche (…)

3 – Cessioni e sconti. Doppio termine per le opzioni – Entro il 29 aprile, termine già spostato in avanti dal 7 aprile, sarà possibile per i privati trasmettere le opzioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura relativi agli interventi del 2021 (e le rate residue non fruite relative al 2020). Il termine deve tenere conto dei cinque giorni per le comunicazioni all’Enea. Questa scadenza non vale per i soggetti Ires e per le partite Iva, che sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi entro il 30 novembre del 2022: per loro ci sarà tempo fino al 15 ottobre.

4 – Lavori edili Indicazione del Ccnl in fatture e contratti –  A partire dal 28 maggio per gli interventi edili di importo superiore ai 70mila euro, le agevolazioni saranno concesse soltanto se nell’atto di affidamento dei lavori e nelle fatture sarà indicato che le opere sono state realizzate da imprese che applicano il contratto nazionale dell’edilizia. (…)