«Saremo sempre contrari al salario a due velocità». Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante il “faccia a faccia” con Salvatore Poloni, presidente del Casl Abi, durante la seconda giornata di lavori del 124° Consiglio nazionale della Fabi.

Al Crowne Plaza Linate di San Donato Milanese, la Fabi, il sindacato più rappresentativo dei bancari si sta confrontando su difesa dell’area contrattuale, recupero salariale e rilancio dell’occupazione in vista del rinnovo del contratto nazionale di lavoro che scade a fine dicembre.

Anche le pressioni commerciali al centro dei dibattiti: «Molte banche disattendono l’accordo che abbiamo firmato in Abi a febbraio 2017 ha sottolineato Sileoni aggiungendo che «il 12 dicembre è previsto un incontro in Abi, mi auguro che ci venga data una risposta chiara: deve cessare la pressione sui dipendenti per vendere prodotti finanziari rischiosi».

Nel corso dei lavori si è discusso anche di giovani. «Il fondo per la nuova occupazione ci ha permesso di assumere a tempo indeterminato 20.000 giovani. Ma, come abbiamo già dichiarato, ora è il momento di recuperare il gap salariale d’ingresso. Nuove assunzioni stabili ci sono, ma non si può lasciare indietro chi rappresenterà il futuro. Le banche sono tornate a fare utili, i lavoratori hanno già pagato, ora è tempo di recuperare la redditività» ha concluso Sileoni.