“Da mesi la FP CGIL e la CGIL di Roma e Lazio hanno aperto una vertenza per l’adeguamento delle tariffe per i servizi che garantiscono l’autonomia e l’integrazione sociale nelle scuole di secondo grado (assistenza specialistica), alle alunne e alunni con disturbi della compressione e produzione del linguaggio (CAA Comunicazione Aumentativa e Alternativa) e alle alunne e alunni sordi, ciechi e sordociechi. Le tariffe stabilite dalla Regione Lazio, non erano adeguate al Contratto Nazionale e questo mancato adeguamento aveva causato lo scorso anno scolastico e all’inizio di questo nuovo l’impossibilità di assumere gli assistenti necessari per coprire tutte le richieste, lasciando alcune alunne e alunni senza possibilità di un vero e pieno diritto allo studio. Un buco nel pieno e vero diritto allo studio che caratterizza la scuola italiana che non lascia nessuno a casa”.

Così in una nota Cgil Roma e Lazio e FP Cgil Roma e Lazio.

“Una violazione del diritto anche di queste lavoratrici e lavoratori condannate ad un lavoro povero (con una retribuzione di 770 euro al mese di media) nonostante le importanti competenze richieste per svolgere questo servizio. Il tipico lavoro che condanna alla povertà e contro cui la nostra organizzazione sta lottando. Finalmente questa mattina l’Assessore regionale al lavoro e alla scuola Claudio Di Berardino ci ha convocato per comunicarci che la Regione Lazio ha accolto tutte le nostre richieste del 30 settembre e di aver provveduto all’adeguamento delle tariffe di tutti i servizi portandole al pieno rispetto delle tabelle retributive ministeriali di adottare un provvedimento retroattivo che comprende tutto l’anno scolastico 2022/2023 dal suo avvio – proseguono i sindacati -. Si tratta di una importante vittoria della CGIL che, unita alla approvazione del nuovo Regolamento per assistenza OEPAC del Comune di Roma ottenuto dopo un’altra importante vertenza, garantisce che nella nostra regione nessuno sia escluso dalla scuola e che le alunne e alunni con disabilità possano frequentare dalla scuola materna alle superiori avendo a disposizione una assistenza di alto profilo, e strappa finalmente le lavoratrici e i lavoratori dalla povertà. Tuttavia, il nostro impegno non finisce e da subito con le lavoratrici e i lavoratori, queste studentesse e studenti, le famiglie vogliamo costruire una proposta per il nuovo anno scolastico per superare gli ulteriori ostacoli al buon lavoro di qualità e al buon servizio di qualità”.