Sensibilizzare sull’esistenza della fibromialgia e delle patologie del dolore cronico, promuovere cure adeguate e migliorare la qualità della vita delle persone affette, soprattutto in ambito lavorativo.
Sono gli obiettivi al centro della seduta odierna della Commissione Pari Opportunità di Roma Capitale convocata dalla presidente Michela Cicculli per dare seguito alla richiesta proveniente dal “Comitato Fibromialgici Uniti – Italia” di aderire all’“Osservatorio salute e benessere sui luoghi di lavoro”, nato nel 2021 e promosso dalla fondazione Asphi Onlus in collaborazione con Fondazione Isal, Cisl e CFU Italia.
La fibromialgia, riporta la presidente CFU Suzzi, è una malattia che affligge circa tre milioni di persone, perlopiù donne che si vedono negato il diritto alle cure e al riconoscimento della condizione di disabilità. Le ricadute sono sanitarie e sociali: al dolore fisico spesso segue la perdita del lavoro, di legami, di credibilità e la mancata attenzione ai care giver. Tra l’altro, non essendo inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), tale patologia è una cosiddetta “malattia invisibile” e non dà diritto alle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini e le cittadine.
“Vogliamo avviare un percorso di approfondimento a livello comunale grazie agli strumenti messi a disposizione dell’Osservatorio per tracciare una mappatura














