Si svolge oggi, sabato 26 novembre, presso la Pisana, la cerimonia ufficiale di premiazione ai Corpi di Polizia Locale ed ai loro operatori che si sono maggiormente distinti, nell’opera di prevenzione e controllo delle misure emergenziali dovute alla pandemia Covid-19. L’iniziativa è stata adottata dal Consiglio regionale su proposta dei consiglieri di opposizione, come riconoscimento istituzionale alle Polizie Locali, in ambito comunale e provinciale, per l’impegno profuso in un contesto a rischio di contagio, anche per le note carenze dei dispositivi di protezione, in particolare nella fase iniziale. Ma più di qualcosa non deve aver funzionato nell’organizzazione e lo sconcerto e la rabbia tra le fila delle divise municipali è incontenibile. Risultano infatti premiati solo 45 Comandi e appena 65 unità tra agenti ed ufficiali e Comandanti a fronte degli oltre 10.000 in attività e con troppi Comuni assenti ad iniziare dalla Capitale.
“Più che premiazione parlerei di umiliazione – commentano amaro Sergio Fabrizi Coordinatore Nazionale UGL-PL e Armando VALIANI Segretario Regionale UGL – qualcuno dovrà spiegare il non senso di questa scelta di un tributo a scacchiera a fronte di un lavoro svolto gomito a gomito in tutti i Comandi del Lazio, soprattutto in quelli medio piccoli dove non esiste alternanza nei servizi. È scandalosa poi l’esclusione dal riconoscimento istituzionale del Corpo della Capitale che ha garantito oltre 5.000 controlli giornalieri per tutto il periodo del lockdown. Su Roma poi va chiarito se esiste una volontà superiore a tenere il proprio Corpo di polizia ultimo in tutto dal momento che persiste anche a non voler adottare il Regolamento regionale su gradi e distintivi a differenza di tutti i Comuni laziali”.
Conclude Valiani: “Come UGL Lazio non possiamo che esternalizzare il nostro disappunto sul metodo adottato dalla Regione. Il nostro obiettivo, nel sostenere l’iniziativa, era quello di concedere a tutta la polizia locale il giusto riconoscimento. Occorre dare subito alle Polizie Locali la stessa dignità delle altre Forze d’ordine, equiparando il contratto a quello degli altri Corpi deputati a garantire la sicurezza. Questo è vero e giusto riconoscimento!”.