“In fumo 800.000 € per il concertone. Paga Rai, cioè noi”. Questo il titolo d’apertura del quotidiano Libero stamane in edicola. Sciuponi del primo maggio – recita l’occhiello -. I sindacati festeggiano con i nostri soldi – si legge nel sommario -. E il Comune di Roma, senza quattrini, deve pulire a sue spese. Il consueto spot a sostegno della sinistra è finanziato dalla tv di Stato e dall’Eni. In più il Campidoglio spende 200mila euro per sicurezza e pulizia delle strade.
Renato Farina scrive: “Il Concertone! È arrivato silenzioso come un basilisco. Ha apertola bocca e si è ingoiato 800mila euro. In gran parte della Rai e dell’Eni. La Rai la paghiamo noi. L’Eni è in gran parte dello Stato. Al Comune di Roma tocca ripulire, occuparsi della sicurezza: altri 200mila euro. Che soddisfazione per i lavoratori dellefonderie, che ancora esistono, e per i camerieri dei ristoranti, ma soprattutto per i pensionati, che goduria (…)”.














