Giovedì 16, a Roma, in Piazza del Popolo, Rifondazione Comunista sarà presente alla manifestazione indetta dalla CGIL e dalla UIL a seguito dello Sciopero Generale.

“Saremo in piazza contro la manovra di bilancio del Governo Draghi e della sua maggioranza di CentroDestraSinistra – comunicano in una nota Partito della Rifondazione Comunista Roma e  Partito della Rifondazione Comunista Lazio-. Le scelte di politica economica del Governo favoriscono padroni, grandi imprese, e benestanti, che ci dicono essere quelli che hanno almeno 75 mila euro di reddito, mentre ignora e penalizza il disagio di lavoratrici e lavoratori, che hanno un reddito, se sono fortunati, da anni bloccato su salari bassi, mangiato dall’inflazione e dall’aumento delle bollette. Per non parlare dell’assenza di attenzione sui giovani, le donne, i poveri in genere.

Di fronte alle pervicace volontà del governo di procedere alla concessione di nuovi vantaggi fiscali ai redditi alti, all’aumento dell’età pensionabile fino a 71 anni, prodotta dallo sdoganamento della Fornero, all’assenza di interventi sostanziali contro le delocalizzazioni, all’ulteriore spinta alle privatizzazione dei servizi essenziali, malgrado la vicenda delle autostrade e del ponte Morandi di Genova mostri i danni che queste producono, l’unica risposta RESPONSABILE, nei confronti delle Lavoratrici\Lavoratori e del PAESE tutto, che CGIL e UIL potessero fare era ed è quella della proclamazione dello Sciopero Generale.

Rifondazione Comunista invita i\le cittadini\e, Lavoratori\trici ad essere presenti con noi in Piazza del Popolo. Perché solo a partire dalla partecipazione attiva dei singoli possiamo dare forza ad una ripresa del conflitto sociale che attivi una convergenza complessiva, mettendo insieme, generalizzandole, tutte le vertenze locali e aziendali.

Rovesciamo il teatrino quotidiano del CentroDestraSinistra, che occupa tutti gli scranni del Parlamento, parla di affrontare le disuguaglianze economiche, ma al dunque premia i padroni. Costruiamo una lotta di tutti e per tutti per riconquistare le condizioni di democrazia e giustizia sociale previste dalla nostra Costituzione”.