Scuola in evidenza  nella prima pagina de Il Sole 24 Ore: “Scuola, le ferie dei prof bloccano i corsi estivi Presidi senza poteri. Bianchi vedrà i sindacati, ma il piano dei recuperi si scontra con il contratto.

A pagina 4: “Le ferie dei prof frenano i corsi estivi”. Nel contratto 32 giorni ma anche rigidità che rendono difficile il ritorno in aula dopo la fine dell’anno. Zona grigia. L’insegnante è a disposizione se non è in ferie, ma deve rientrare solo per attività programmate a inizio anno.

Claudio Tucci scrive: “Per capire come mai a un mesetto dalle parole in Parlamento del premier, Mario Draghi, di «recuperare le ore perse» per la troppa Dad, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, stia ancora approfondendo il dossier occorre fare un passo indietro, e ricordare quanto avvenuto a settembre 2020, quando dovevano svolgersi i corsi di recupero degli apprendimenti previsti da Lucia Azzolina, la prima a parlare (e a investire risorse) sui “ristori formativi”, dopo l’arrivo della pandemia, con le scuole chiuse dal 5 marzo e fine a fine anno. Ebbene, nonostante questi corsi fossero stati normati da una legge, il dl 22 del 2020, articolo 2, comma 1 lettera a, e qualificati come «attività ordinaria», e quindi non retribuiti fino all’avvio delle lezioni (dopo potevano essere pagati come impegno aggiuntivo dei docenti attraverso le risorse del fondo d’istituto) in larghissima parte non sono stati fatti partire. La ragione? La mancata obbligatorietà per gli insegnanti, così come prevista nel Ccnl. Uno stesso copione rischia di ripetersi ora quando da domani praticamente 9 studenti su 10 torneranno alle lezioni da remoto, acuendo disagi su disagi (…)”